Basi legali internazionali

Basi legali internazionali

Tre trattati internazionali ratificati dalla Svizzera includono delle clausole che riguardano questioni linguistiche e prevedono un meccanismo di controllo internazionale per garantire l’applicazione di tali strumenti per mezzo dell’esame delle relazioni presentate dagli Stati contraenti. I tre trattati sono:

  • la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie
  • la Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali
  • il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici.

Carta europea delle lingue regionali o minoritarie

La Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (Carta) è stata conclusa a Strasburgo nel 1992. Ratificata dalla Svizzera nel 1997, è entrata in vigore il 1° aprile 1998. L’obiettivo principale consiste nella salvaguardia e nella promozione della pluralità linguistica, considerata uno degli elementi più preziosi della vita culturale europea.

Ogni tre anni gli Stati contraenti presentano un rapporto sulla situazione delle lingue regionali e minoritarie e sulle misure adottate per applicare i principi della Carta. L’Ufficio federale della cultura (UFC) è responsabile della redazione dei rapporti periodici della Svizzera.

Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d'Europa

La Convenzione-quadro è stata conclusa a Strasburgo il 1° febbraio 1995. La Svizzera ha aderito alla Convenzione-quadro nel 1998.

Si tratta di una convenzione multilaterale giuridicamente vincolante con l’obiettivo di garantire alle minoranze la non discriminazione e la libertà di opinione, di credo, di coscienza, di riunione e di associazione. Inoltre, garantisce loro diritti specifici come il diritto all’uso della propria lingua e il diritto di stabilire dei contatti al di là delle frontiere con cui condividono la loro identità etnica, culturale, religiosa o linguistica. Nel caso della Svizzera, la protezione riguarda le minorità linguistiche tradizionali, ma anche la comunità ebraica e i nomadi.

Gli Stati contraenti presentano rapporti periodici al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per essere esaminati. La redazione dei rapporti periodici della Svizzera è affidata alla Direzione del diritto internazionale pubblico del DFAE (DDIP), elemento essenziale per l’applicazione della Convenzione-quadro.

Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici

Nel 1966 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato il Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali (Patto I) e il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (Patto II), nei quali sono precisati i diritti proclamati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Entrambi i patti sono stati ratificati dalla Svizzera nel 1992.

Il Patto II comprende i diritti e le libertà tradizionali che tutelano gli individui dalle ingerenze dello Stato, in particolare il diritto alla protezione della vita privata e delle minoranze.

L’Ufficio federale di giustizia è responsabile della redazione del rapporto periodico della Svizzera.

Ultima modifica 19.12.2019

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